martedì 8 gennaio 2013

Maledetto cliffhanger.

 
A questo punto è ufficiale: di tutte le tecniche narrative/di sceneggiatura esistenti, il cliffhanger è quella che odio di più.
Per i digiuni di scrittura creativa, il cliffhanger è quel processo per cui la narrazione viene interrotta sul finale di... prendete quel che volete, un capitolo, un albo a fumetti, una puntata di telefilm. Il problema non è tanto l'interruzione in sé, quanto il fatto che la storia viene troncata proprio sul più bello, quando sei lì coi brividi che ti corrono lungo la schiena e l'ansia che galoppa nelle budella. Perché fondamentalmente siamo tutti uguali, ci piace farci gli affari degli altri e, in tutta onestà, libri e film non sono popolati di creature inutili e poco interessanti (a parte gente come madame Bovary, ma questo è un altro discorso), quindi ci appassioniamo alle sorti dei personaggi.

Normalmente l'essere umano medio, di fronte a un cliffhanger, reagisce in base a un ventaglio di modalità che varia dall'alzata di sopracciglio, like a sir, al diventare verdi grossi e incazzati e iniziare a spaccare tutto quel che si trova a tiro; reazione, peraltro, nei cui confronti tendo a essere piuttosto indulgente, soprattutto dopo ieri sera.
Chiederete voialtri, che è successo ieri sera.
Ho finito di vedere la seconda stagione di The Hour.
The Hour è una serie BBC molto interessante e intelligente: è ambientata negli anni '50, negli studi della BBC, tratta di un programma di informazione giornalistica settimanale, The Hour appunto, il quale condensa in un'ora le notizie più importanti dal Regno Unito e dal mondo, con spunti di dibattito e, spesso, esclusive bomba. Va da sé che si trascinerà dietro tutti i problemi politici e culturali dell'epoca, dalla situazione a Cuba fino alla corsa agli armamenti da parte del mondo occidentale, dando spazio a personaggi dalla dubbia moralità e che non capisci mai fino all'ultimo dove vorrebbero andare a parare. Sei puntate di un'ora per due stagioni, il tutto sceneggiato, girato e recitato in maniera a dir poco magistrale. Nel cast spicca per carisma - e notevole antipatia spocchiosa del personaggio che, però, piace a tutti, me compresa - Ben Whishaw, che compone con Romola Garai e Dominic West un notevole trittico di protagonisti.
La seconda stagione, finita di andare in onda il 13 dicembre scorso, me la sono mangiata in due giorni, anzi due notti. Il brutto - o bello, dipende dai punti di vista - di questa serie è che ti appiccica allo schermo, vorresti farti la sciroppata globale, sei ore a schianto e non se ne parla più. Prende, prende tantissimo e anche, proprio, per i cliffhanger tra puntata e puntata.
Se si tratta di aspettare una settimana ben venga, uno sforzo lo si fa. Ma quando finisci la stagione con un cliffhanger, e non sai nemmeno se la serie verrà rinnovata per la terza, ti incazzi, ti incazzi di brutto e poco importa che, già da un precedente accadimento in particolare, ti aspettavi finisse così (deformazione professionale, suppongo).
Sono questi i momenti in cui odio profondamente gli scrittori, di qualsiasi genere e medium. Che la Gran Bretagna abbia una notevole tradizione di sceneggiatori troll (vogliamo fare una manciata di nomi? Ma basterebbe solo Steven Moffat, guarda), che ti lasciano a boccheggiare come un pesce rosso rincoglionito, è cosa nota, ma non vi sembra di stare esagerando? George R.R. Martin in confronto a voi è buono come il pane, mortacci vostra!
Abi Morgan, per questo finale un po' ti detesto, sappilo.

P.S. A proposito di Ben Whishaw, non vedo l'ora che arrivi il 10 gennaio. Cloud Atlas, arrivo, ché sono stata troppo pigra per guardarti in lingua originale.

2 commenti:

lightingcloud ha detto...

Ma se Cloud Atlas non è uscito, come ha fatto un sacco di gente a dirmi che era da vedere? C'è stata una proiezione in anteprima? eniuei anche io odio tantissimo il cliffhanger, o per meglio dire lo amo. è una tecnica che mi gasa tantissimo, sempre, anche se DIO quanto è difficile dopo. certo un conto è sapere se la serie continua, un conto è sapere se quel cliffhanger resterà così, sospeso...

CleaStrange ha detto...

Beh, perché è uscito da quel dì in America, motivo per cui anche io ti dico di andare a vedere Looper perché è una bomba, anche se qui deve uscire (siano lodate le anteprime di Lucca Comics <3) u_ù a proposito, vacci, merita TANTISSIMO!
Hai capito! La frustrazione deriva solo dal fatto che porcaccia la miseria ladra non è detto nemmeno che facciano la terza stagione e te ti ritrovi lì, come un pesce bollito, a boccheggiare T_T